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Sindacato Unitario Lavoratori Militari

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UN'ALTRA BATTAGLIA VINTA: IL SIULM CONQUISTA IL CONGEDO PARENTALE ALL'80% PER I MILITARI

È con grande orgoglio che oggi possiamo annunciare a tutti i colleghi che il SiULM Aeronautica ha ottenuto un'importante vittoria: anche i militari potranno finalmente usufruire del congedo parentale retribuito all'80%.

Questa conquista rappresenta un fondamentale passo in avanti per i diritti delle famiglie del personale delle Forze Armate. Il congedo parentale è un diritto che permette di dedicare tempo prezioso alla propria famiglia nei primi anni di vita dei figli, un momento critico e insostituibile per ogni genitore.

La battaglia condotta dal SiULM Aeronautica è stata lunga e impegnativa, ma la determinazione e la costanza nel far valere i diritti dei militari hanno portato a questo importante risultato. Il secondo mese di congedo parentale all’80% è ora una realtà grazie alla perseveranza del sindacato, che ha saputo rappresentare in modo efficace le esigenze del personale in divisa.

Questa vittoria non è solo un traguardo per i militari, ma anche una conferma che il SiULM è al fianco dei suoi iscritti, lottando per migliorare costantemente le loro condizioni di lavoro e di vita. È un successo che vogliamo celebrare insieme a tutti i colleghi, con la consapevolezza che i diritti dei lavoratori delle Forze Armate meritano lo stesso rispetto e la stessa tutela di quelli del resto del mondo del lavoro.

Continuiamo a lottare per garantire un futuro sempre più equo e giusto per tutti noi.

Per ulteriori dettagli sull'azione portata avanti dal SiULM Aeronautica, potete consultare l'articolo completo

https://www.siulm.it/blog/articles/2deg-mese-congedo-parentale-un-nuovo-sviluppo-sorprendente

https://youtu.be/ClXxclMrgnA?si=KUEMdJiE1P1U6DOb


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Sede legale: Via Divisione Julia, n°46 - 31036 Istrana (TV)

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IL SIULM PARTECIPERÀ ALL'INCONTRO CON IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL'AERONAUTICA CHE SI TERRÀ IL PROSSIMO 30 SETTEMBRE

Il SiULM (Sindacato Unitario Lavoratori Militari) parteciperà all'incontro con il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica (SMA) che si terrà il prossimo 30 settembre. Tra i temi che il SiULM sicuramente presenterà alla massima autorità dell'Aeronautica Militare c'è la questione dei vincitori di (MIM) che non sono ancora stati trasferiti.

Il mancato trasferimento sta causando disagi significativi non solo ai militari coinvolti, ma anche alle loro famiglie. Il SiULM chiederà quindi un intervento diretto del Capo di SMA per sbloccare la situazione e risolvere questa criticità che si protrae nel tempo.

Il SiULM fornirà a tutti i propri iscritti l'assistenza necessaria per la tutela.


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URGE L'ATTIVAZIONE DI UNO STRUMENTO PRECIPUO DI PREVIDENZA A BENEFICIO DI TUTTI IL PERSONALE DELLE FORZE ARMATE

Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SiULM) ha lanciato un appello deciso alle istituzioni per chiedere l’immediata attivazione di uno strumento dedicato di previdenza a beneficio di tutto il personale delle Forze Armate. Questa richiesta è stata avanzata a seguito della mancata attuazione della previdenza complementare, che sta avendo ripercussioni negative sul futuro pensionistico del personale militare.

L' assenza di una previdenza complementare specifica per il comparto militare ha creato un grave vuoto di tutela per i lavoratori delle Forze Armate, che, nonostante l'importanza cruciale del loro ruolo, rischiano di subire un ridimensionamento delle prestazioni pensionistiche. Questo vuoto normativo causato dalla ingiustificata inerzia del legislatore sta generando incertezze e timori tra i militari, che vedono compromessa la loro sicurezza economica in un periodo della propria esistenza definita dalla recente sentenza della Corte Costituzionale “particolarmente sensibile e vulnerabile”.

La richiesta del SiULM si basa, pertanto, sulla necessità di lenire gli effetti negativi derivanti dalla mancanza della norma che introduca la previdenza complementare attraverso una misura di tutela specifica, in grado di rispondere alle complesse esigenze del personale militare. Il sindacato sottolinea come tale richiesta rappresenti non solo una giusta compensazione per la mancata attuazione della previdenza complementare prevista dalla legge 335/95, ma anche un atto dovuto nei confronti di chi, quotidianamente, si impegna per la sicurezza e la difesa del Paese.

"La situazione è diventata insostenibile", dichiara il Segretario Generale del SiULM Luigi Tesone, evidenziando che il personale delle Forze Armate si trova a fronteggiare una doppia incertezza: da un lato l’assenza di previdenza complementare, dall’altro l’impossibilità di programmare serenamente il proprio futuro post-servizio. "È impensabile che coloro che dedicano la propria vita al Paese debbano subire conseguenze così pesanti per il loro futuro pensionistico", ha aggiunto.

Il SiULM chiede  dunque al governo e alle competenti istituzioni di intervenire con urgenza e tempestività allo scopo di garantire al personale delle Forze Armate un futuro più sicuro e sereno.


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IN AERONAUTICA IL FUTURO È DEI LAVATIVI?

Negli ultimi giorni il SiULM ha ricevuto numerose segnalazioni di malcontento dai militari dell'Aeronautica.
Il motivo principale riguarda la gestione dei trasferimenti del personale regolata dalla direttiva DIPMA UD 001, che ha introdotto l'istituto della MIM (Mobilità Interna Militare). Questo strumento, concepito per facilitare una rotazione efficiente e funzionale delle risorse all'interno delle diverse basi e strutture dell'Arma, sembra essere oggi al centro di un paradosso operativo.

Al SiULM (Sindacato Unitario Lavoratori Militari), sono giunte segnalazioni che da quest'anno molti comandanti di corpo stanno bloccando alcuni trasferimenti, tale situazione sarebbe giustificata dalla presunta “indispensabilità” delle risorse in questione. In altre parole, chi viene considerato fondamentale per il funzionamento quotidiano della struttura è trattenuto al suo posto, senza possibilità di spostamento. Questo approccio, sebbene giustificato dalle esigenze operative, sembra nascondere delle gravi conseguenze a lungo termine.

Un futuro di lavativi?
Il SiULM denuncia  preoccupazione per il rischio che l'attuale gestione dei trasferimenti crei un ambiente lavorativo fortemente demotivante. Invece di premiare la competenza e il merito, il messaggio che si rischia di trasmettere è che solo chi è inefficiente o problematico ha più probabilità di ottenere un trasferimento. Se, infatti, i comandanti ritengono alcuni militari “indispensabili” e li trattengono contro la loro volontà, potrebbe innescarsi una pericolosa spirale in cui il personale più qualificato e produttivo sarà bloccato, mentre chi è percepito come meno utile verrà liberato più facilmente.

La logica distorta che emerge da questa situazione è la seguente: se vuoi ottenere un trasferimento, devi farti percepire come un problema. Lavativi, nullafacenti e coloro che creano difficoltà potrebbero avere la strada spianata per cambiare destinazione, mentre i militari impegnati e professionali resterebbero intrappolati nei loro reparti ed incarichi attuali, soffocando ogni possibile aspettativa.
Implicazioni per la morale e l’efficienza operativa
Questa situazione pone una grave minaccia alla morale del personale dell'Aeronautica. Se il personale avverte che il loro impegno e le loro competenze non vengono riconosciute, ma piuttosto penalizzati, il rischio è di assistere a una progressiva perdita di motivazione. Un ambiente in cui il merito non è valorizzato ma, al contrario, è un ostacolo per la carriera e i trasferimenti, potrebbe portare ad un inevitabile calo dell’efficienza operativa.
Inoltre, se questa percezione si diffondesse a macchia d'olio, l'Aeronautica Militare rischierebbe di ritrovarsi con una forza lavoro demotivata e poco incline al sacrificio. I comandanti si troverebbero a dover gestire un personale poco propenso a dare il massimo, consapevole che ogni sforzo potrebbe essere controproducente per i propri interessi personali.
Urge un cambio di rotta
È evidente che la gestione attuale dei trasferimenti, se non corretta, rischia di trasformare l'Aeronautica Militare in un’istituzione priva di meritocrazia, dove il futuro della carriera di un militare è legato non tanto alle sue competenze e al suo impegno, quanto alla sua capacità di essere percepito come un peso.

Il SiULM lancia un appello al Capo di SMA Generale di Squadra Aerea Luca Goretti per immediato cambio di tendenza  affinché il personale possa vedere realizzate le proprie aspettative.

Serve un cambio di rotta, e serve subito.


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IN DISCUSSIONE AL SENATO UN DISEGNO DI LEGGE MIGLIORATIVO DELLE CONDIZIONI PENSIONISTICHE

Grazie al costante impegno del SIULM (Sindacato Unitario Lavoratori Militari), finalmente sembra prendere forma un provvedimento che potrebbe migliorare sensibilmente le condizioni pensionistiche dei militari. Il Disegno di Legge S. 606, attualmente in discussione presso il Senato, si pone l’obiettivo di ridurre le disparità di trattamento pensionistico tra il personale delle Forze armate e quello civile, penalizzato dal metodo contributivo introdotto con la Riforma Dini del 1995.

Il SIULM si è battuto duramente affinché venissero riconosciuti i sacrifici e le specificità del personale militare, che spesso affronta limitazioni personali e rischi operativi elevati. Grazie a queste pressioni, il DDL S. 606 propone importanti misure perequative, come l'adeguamento dei coefficienti di trasformazione, l'introduzione di benefici per il periodo di servizio, e una maggiore flessibilità nel calcolo della pensione, specialmente per chi non raggiunge la massima anzianità contributiva.

Il risultato atteso di queste misure, qualora approvato, sarebbe un sensibile miglioramento delle condizioni previdenziali per migliaia di militari, eliminando le ingiustizie accumulate negli anni e consentendo una pensione più equa. Il ruolo del SIULM è stato determinante nel portare avanti questa battaglia, che sembra ormai avviata verso una felice conclusione. I militari, che da tempo attendevano un riconoscimento concreto per il loro impegno, possono finalmente sperare in una pensione più adeguata grazie al lavoro incessante del SIULM.

Qui il testo della proposta di legge


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