SIULM

Trenitalia indossando la propria uniforme, grazie a un accordo tra il Ministero della Difesa e Trenitalia. Questo traguardo rappresenta un importante riconoscimento per il servizio svolto quotidianamente dai nostri militari.

Il SIULM (Sindacato Unitario Lavoratori Militari) aveva più volte agito per sensibilizzare le istituzioni su questa necessità, portando la questione non solo all’attenzione delle sedi competenti ma anche in funzione pubblica. Il nostro sindacato ha sollevato pubblicamente il tema, ribadendo l’importanza di agevolare i trasferimenti del personale in divisa, che spesso affronta lunghi spostamenti per raggiungere le sedi di servizio.

Questa misura è un importante passo avanti per il benessere del personale militare, e il SIULM continuerà a impegnarsi affinché le condizioni di vita e di servizio dei nostri colleghi in uniforme possano migliorare costantemente.

SIULM - Sindacato Unitario Lavoratori Militari

Sede legale: Via Divisione Julia, n°46 - 31036 Istrana (TV)

email :  segretariogeneraleinterforze@siulm.it

Il SIULM propone ricorso gratuito per tutti i suoi iscritti e per coloro che rilasceranno delega sindacale entro il 25.12.2024 per il riconoscimento della natura discriminatoria della sospensione dal servizio per inottemperanza all'obbligo vaccinale “Covid 19” e per il riconoscimento di una indennità economica giornaliera. Il ricorso sarà azionato sulla base del precedente positivo costituito dalla sentenza del Tribunale di Firenze (Giudice Zanda) che aveva riconosciuto una indennità di 200 euro giornalieri per un infermiere sospeso. Analogo ricorso è stato già depositato contro il Ministero dell’Interno. Intenzione del SIULM è porre la stessa domanda per il Ministero della Difesa.

DICHIARAZIONE DI IMPEGNO

MODULO ISCRIZIONE SIULM (per i non iscritti)

I documenti devono essere inviati con una sola mail a iscrizionisiulm@siulm.it

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IL MESSAGGIO DEL SIULM SINDACATO UNITARIO LAVORATORI MILITARI

COMUNICATO STAMPA

Roma, 4 novembre 2024

Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari SIULM, oggi 4 novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, vuole ricordare il coraggio di tanti giovani che, uniti sotto il Tricolore, hanno sacrificato la loro vita per assicurare all’Italia e alle generazioni future il dono più grande e prezioso: la libertà.

I valori che animarono il loro agire sono gli stessi che da sempre guidano gli uomini e le donne delle Forze Armate. Sono i valori nei quali ogni militare crede fortemente e che ogni giorno onora in Patria e all’estero. Dalla Lituania al Libano, dall'Iraq al Kuwait, al Niger, nei mari e nei cieli, ovunque nel mondo il nostro Paese contribuisce alla pace, alla sicurezza e alla stabilità.

Il SIULM non si rivolge oggi solo a tutti i militari delle Forze Armate, a cui il Paese è grato per la forza, l’abnegazione, la professionalità, l’impegno profuso in ogni situazione nel quale sono chiamati a operare, ma anche al Presidente della Repubblica, al Governo, al Ministro della Difesa - che oggi onorano tutto il personale delle Forze Armate – chiedendo loro di riflettere sul trattamento riservato ai militari italiani, che sono in attesa ormai da troppo tempo del rinnovo del contratto. Così come sono in attesa di un positivo riscontro alle tante richieste avanzate dal SIULM, finalizzate a migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei militari e a porre fine al crescente malcontento del personale della Difesa,

Il SIULM è certo che ciascun militare quotidianamente continuerà ad operare ispirandosi ai valori fondanti che animano il giuramento di fedeltà alla Repubblica, ma ritiene necessario un impegno forte da parte della politica, per venire incontro alle legittime aspettative di vedere riconosciuta e valorizzata – anche dal punto di vista contrattuale - la specificità e l’altissima professionalità del personale militare.

Viva il personale delle Forze Armate! Viva il 4 novembre! Viva l’Italia!

ufficio.stampa@siulm.it

Rappresentante Legale dott. Luigi Tesone +39 347 8280691 segretariogeneraleinterforze@siulm.it

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"Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari SIULM apprende con viva soddisfazione le notizie di stampa che riconoscono il ruolo centrale che la Difesa giustamente riveste nell’ambito del Paese. Le previsioni parlano di 2,5 miliardi in più all’anno di investimenti dal 2025 in poi, per un totale di 34 miliardi di euro da qui al 2039.
Il SIULM si rivolge ai Vertici del Ministero della Difesa per chiedere di sfruttare l’occasione per far fronte alle esigenze del personale delle Forze Armate, che è in attesa – tra l’altro - da troppo tempo del rinnovo del contratto.
Ancora gran parte delle richieste avanzate dal SIULM, a nome di tutti i militari, giacciono in attesa di un positivo riscontro da parte del Governo. Tutto ciò genera un crescente malcontento tra i militari del comparto Difesa, che sentono deluse le loro legittime aspettative di vedere riconosciuta e valorizzata – anche dal punto di vista contrattuale - la specificità e l’altissima professionalità del personale militare.
Il SIULM chiede, dunque, che una parte dei fondi a disposizione venga impiegata per migliorare le retribuzioni dei militari – tuttora tra le più basse d’Europa - che sono assolutamente inadeguate per il sacrificio e l'impegno richiesti, sia ai militari che alle loro famiglie, costrette a sopportare ripetuti trasferimenti e frequenti assenze, anche per mesi e anni, per missioni e impieghi fuori sede in Italia e all’estero.
Il SIULM ha da tempo ha sollevato questo problema che si sta purtroppo riflettendo sempre più pesantemente sul reclutamento e sulla capacità delle Forze Armate di attrarre giovani disposti a intraprendere la carriera militare, oltreché sul morale di tutto il personale della Difesa, che in assenza di adeguati incentivi economici, è tentato a lasciare l’uniforme per intraprendere strade diverse, più lucrose e/o meno impegnative.
Si teme in particolare che l’irresolutezza nell’affrontare le esigenze del personale militare abbia un impatto significativo sulle Forze Armate, mettendone a rischio l’efficienza e la capacità operativa.
Ora più che mai è necessario un intervento urgente del Governo per venire incontro alle legittime aspettative di tutto il personale delle Forze Armate, per renderle sempre di più, un autentico “fiore all’occhiello” del nostro Paese, evitando di disperdere un patrimonio di cui oggi tutti noi andiamo fieri, in Italia e all’estero.

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Ancora una volta, i militari si trovano a fronteggiare una situazione insostenibile riguardo alle loro buste paga. La disorganizzazione e le problematiche amministrative che caratterizzano la gestione degli stipendi hanno colpito in particolare numerosi Volontari in Ferma Iniziale (VFI) di Taranto, i quali non hanno ancora ricevuto il loro stipendio dal primo giorno di corso.

Ma il problema non si ferma qui. A Caserta, infatti, si verificano incongruenze retributive tra pari corso: alcuni risultano in servizio permanente effettivo (SPE), mentre altri, pur appartenendo allo stesso contingente, risultano non in SPE, determinando di fatto una disparità economica tra militari con identico percorso formativo e professionale. E ancora, ci sono militari che nel mese scorso hanno percepito appena 200 euro di stipendio, una cifra che non rispecchia minimamente il valore e l’impegno profuso quotidianamente al servizio del Paese.

Il personale militare è stanco di sopportare queste condizioni. Le continue promesse di un conguaglio futuro, una soluzione ormai ripetuta da tempo come panacea di tutti i mali, non sono più accettabili. Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SiULM), nella figura del suo Segretario Generale Luigi Tesone, afferma con fermezza: “Basta a questa gestione disordinata e per niente trasparente”.

Il SiULM richiede quindi un intervento immediato da parte delle massime autorità dei dicasteri della Difesa e dell’Economia e Finanze. È necessario, per il rispetto del personale militare e per garantire trasparenza e correttezza, che queste anomalie siano sanate al più presto. I militari, impegnati ogni giorno a garantire la sicurezza del Paese, meritano di vedere riconosciuti i loro diritti in modo puntuale ed equo.

(le foto si riferiscono alle buste paga di paricorso)

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