SIULM

Sindacato Unitario Lavoratori Militari

Notizie

RAFFORZAMENTO DEI RAPPORTI TRA L’ ARMA DEI CARABINIERI E LA BASE. NECESSITA’ DI MAGGIORE SERENITÀ E TUTELE

Il Siulm Carabinieri comunica che, ha scritto al Comando Generale dei Carabinieri affinché si faccia promotore di una maggior tutela dei propri appartenenti.

Il lavoro delle Forze dell’Ordine è sempre piu’ difficile, la società è cambiata rapidamente ed anche la delinquenza, sia comune che organizzata. Cambiamento che, dovrebbe avvenire sia all’interno dell’Arma dei Carabinieri, che a livello legislativo a tutela degli operatori di Polizia in generis.

Di fatto, le Forze dell’Ordine si scontrano con una delinquenza sempre più violenta, incurante di quelle che potrebbero essere le conseguenze sanzionatorie, qualora decidessero di aggredire un agente di polizia, vista l’assoluta mancanza di tutele “concrete” e “dissuasive” offerte dal Codice penale. Poiché, difficilmente vi sono delle conseguenze, che scaturiscano a danno dell’aggressore promotore della coercizione fisica e/o verbale che sia avvenuta a danno degli operatori (sfortunati di turno), che oltre ad arricchire il loro vocabolario di insulti variopinti, spesso riportano a casa qualche “bella” lesione, un calcio, un pugno, uno sputo (con annessi rischi biologici) o un morso.

Spesso accade che al danno patito si aggiunge un procedimento penale scaturito da quel “poveretto” che si sente violati i suoi diritti, quando si vede negato la possibilità di poter liberamente aggredire le forze dell’ordine. Può capitare che l’operatore di Polizia, non solo offeso, deriso, malmenato ecc., si ritrova anche se “senza sentenza di condanna a proprio carico” ad essere immediatamente trasferito e trasformato in un mostro, con un procedimento disciplinare sulle spalle e la vita rovinata irrimediabilmente per sempre, poiché, anche quando sarà accertata la sua estraneità ai fatti, la buona fede e l’aver proceduto con regolarità; molto probabilmente sarà incompatibile e trasferito, con gravi ripercussioni psichiche, economiche e professionali.

Ci troviamo a dover accettare sentenze “Shock” dove è lecito sputare addosso a un rappresentante dello Stato, poiché ritenuto dalla Magistratura un gesto di tenue entità o, è possibile ingiuriare i Carabinieri definendoli “Infami” e “Figli di Cani”, giustificandolo come “diritto di critica artistica”.

Decidere di servire il proprio Stato e i cittadini non significa divenire il servo dello sbandato di turno. Indossare una uniforme non implica il dover accettare di esser mortificati, aggrediti, sputati senza dover proferire alcuna parola, senza chiedere alla Nostra Amministrazione di difendere, con tutte le forze, dignità di uomini e di servitore dello Stato dei suoi appartenenti.

LA SEGRETERIA NAZIONALE SIULM CARABINIERI ha chiesto, allo Spettabile Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, di farsi portavoce delle criticità riscontrate e di farle presente nelle sedi opportune dato che siamo una “grande famiglia” e si affianchi ai propri “figli”, costituendosi parte civile in tutti quegli avvenimenti che trovano coinvolti come parti lese i Carabinieri. Inoltre, ha chiesto per il benessere e la sicurezza degli operatori, che gli stessi siano seguiti psicologicamente ed economicamente nei momenti bui, e che siano reinseriti nelle loro mansioni, incarico e luogo di servizio, qualora eventualmente trasferiti, in attesa di eventuale sentenza, semmai assolti o con procedimento archiviato.

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Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.) è un Associazione Professionale a Carattere Sindacale tra Militari (A.P.C.S. M.) InterForze riconosciuta e iscritta al nr. 18 dell’Albo del Ministero del Difesa. Noi siamo un organismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nati nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare. per abbracciare il nuovo credo: “Tutelati Sempre”.

RICHIESTA DI INTERVENTO PRESSO CUSI E NOIPA PER FERMARE I DISASTROSI CONGUAGLI DI FEBBRAIO E TORNARE ALLA TASSAZIONE PROGRESSIVA

Lo scorso 12 febbraio, il Sindacato Interforze Unitario Lavoratori Militari (SIULM) ha indirizzato agli Stati Maggiori delle Forze Armate ed allo Stato Maggiore Difesa la propria “Richiesta di intervento presso Cusi e Noipa per fermare i disastrosi conguagli di febbraio e tornare alla tassazione progressiva”.

Il SiULM ha invitato i Signori Capi di Stato Maggiore a prendere in seria considerazione la necessità di individuare una concreta soluzione alternativa all’attuale modalità di tassazione degli emolumenti da parte Cusi e del Noipa e, soprattutto, in merito alla disastrosa fase di conguaglio che ogni anno, nel mese di febbraio, tanto negativamente incide sulla disponibilità reddituale dei Lavoratori Militari e delle loro famiglie, lasciate spesso con pochi spiccioli di residuo stipendiale.

Il Sindacato ha voluto evidenziare alle Autorità Militari come, anche per il prossimo stipendio, in accredito al 23/02/2024, sia ancora prevista, per alcuni, una cocente decurtazione stipendiale in virtù dell’annuale conguaglio irpef del mese di febbraio.

La proposta del SiULM è volta a promuovere un sistema di tassazione progressiva, in similitudine a quanto avveniva con la gestione stipendiale interna alle FF.AA., che riusciva a mitigare ampiamente l'impatto negativo dei conguagli annuali.

L’auspicio e la richiesta ferma del Sindacato mirano, in definitiva, a sollecitare una adeguata attenzione a questa delicata questione, che conduca ad un’efficace implementazione di soluzioni in grado di garantire una gestione più equa e sostenibile della tassazione stipendiale.


Il SIndacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.), organismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nasce nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare per abbracciare il nuovo credo:Tutelati Sempre”.

 

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INTERVENTI CORRETTIVI PRESSO LE MENSE DEI 2°, 3° E 51° STORMO

Lo Stato Maggiore Aeronautica ha finalmente risposto alle segnalazioni di criticità nelle mense del 2°, 3° e 51° Stormo. Secondo tale S.A. la criticità sarebbe presente solo al 51° Stormo di Istrana, in realtà i colleghi ci avevano segnalato la scarsa qualità e quantità dei cibi confezionati anche negli altri due Stormi, è anche vero che oggi ci sottolineano che in seguito ai nostri precedenti comunicati furono fatte delle riunioni, quindi apportati dei miglioramenti.

Questa APSCM SIULM aveva anche rappresentato la necessità di aumentare gli importi a base d’asta nei contratti per l’acquisto di derrate alimentari infatti, causa l’aumento dei prezzi, fu riferito per le vie brevi a questa APCSM SIULM che i bandi per l’acquisto delle suddette derrate erano andati deserti. Dai documenti preparatori dei nuovi contratti che abbiamo avuto modo di leggere risulta che finalmente sono stati aumentati i corrispettivi previsti per ogni singolo militare di circa 80 centesimi, questo non solo per le mense summenzionate, ma per tutte le mense dell’Aeronautica.
Il SIULM è soddisfatto sia per il raggiungimento di questo primo importante risultato che per la rassicurazione giunta dallo Stato Maggiore Aeronautica, infatti a quanto riferitoci entro l’anno 2024 si tornerà alla gestione mista che, anche se non eccellente, garantiva almeno la sufficienza per quanto riguarda la qualità e la quantità dei piatti serviti.
Se nemmeno questo sforzo riuscirà a risultare soddisfacente per garantire l'adeguata qualità, allora bisognerà ripensare a tutto il sistema delle mense ed anche alla possibilità dei buoni pasto.


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SIULM CARABINIERI, PRIME STORICHE ASSEMBLEE SINDACALI ALL'INTERNO DELLE CASERME

l 19 febbraio 2024 dalle ore 11.00 alle 13.00 nella sede del Comando Provinciale di Lecce, il Siulm Carabinieri ha indetto un'assemblea sindacale.
Il Dott. Giuseppe Rifino, Segretario Nazionale SIULM Carabinieri ha dichiarato: "Fino a poco tempo fa era impensabile una cosa del genere, oggi sì è compreso l’importanza di una struttura sindacale organizzata che possa portare avanti le criticità della nostra professione, Uniti, come nel motto del SIULM Carabinieri".
L’Associazione, già attiva da qualche anno, presenterà la propria organizzazione e intende quindi ampliare la platea degli iscritti incontrando gli attuali aderenti per partecipare insieme nel raccogliere le problematiche da rappresentare ai vertici dell'Arma.
Saranno presenti esponenti sindacali Nazionali SIULM Carabinieri:
-Dott. Giuseppe Rifino, Segretario Generale Nazionale Siulm Carabinieri;
-Dott. Marcello Pepe, Segretario Nazionale ruolo Forestale;
Nell' occasione presenteranno i servizi di consulenza offerti ai propri iscritti in materia di Diritto Amministrativo, Diritto Militare, compilazione e corretto andamento delle richieste per le "Cause di Servizio”, nonché della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro come stabilito dalla Legge 81/2008 oltre alle problematiche
conne alla linea del “ruolo forestale”.
Non meno importante verrà rappresentata la Tutela Legale Stragiudiziale con onori a carico dell’APCSM Siulm.
Partecipare all’assemblea è un importante momento di crescita professionale e personale.

NOI DEL SIULM NON LASCIAMO MAI NESSUNO DA SOLO, neanche quando le problematiche
non sono solo di natura professionale. Per questo la Nostra assistenza e professionalità sono a 360'.
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Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.) è un Associazione Professionale a Carattere Sindacale tra Militari (A.P.C.S. M.) InterForze riconosciuta e iscritta al nr. 18 dell’Albo del Ministero del Difesa. Noi siamo un organismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nati nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare. per abbracciare il nuovo credo: “Tutelati Sempre”.

ABOLIZIONE LIMITI DI ETA’

Il Siulm Carabinieri comunica che, ha scritto allo Spett.le Comando Generale dei Carabinieri affinché si faccia promotore di variare la normativa vigente ed il regolamento interno a favore di quei colleghi che ambiscono a migliorare la propria carriera e ambiscono a non fossilizzarsi in un dato reparto, favorendone la mobilità.

Molti colleghi sono insoddisfatti dall’aspettativa di carriera, in special modo, del ruolo appuntati e carabinieri, che al compimento del loro 40° anno di età anagrafica, sono impossibilitati a poter andare in moltissimi reparti quali la Linea Mobile o N.A.S. o Servizio Navale o Ispettorato del Lavoro e via dicendo…. bloccando qualsiasi aspirazione personale. Persino il GE.TRA. “taglia” le gambe a chi ambisce a poter cambiare reparto in base alle proprie qualità, vicissitudini, aspirazioni e/o titoli di studio.

Nel dettaglio vi sono vincoli di impiego e vincoli di età che andiamo ad analizzare:

In riferimento alla pubblicazione della circolare sui trasferimenti annuali si nota come i militari di qualsiasi ordine e grado per la linea Mobile Carabinieri, vengano mortificati con dei vincoli assurdi di età.

Desideriamo porre all’attenzione i vincoli di impiego e i limiti di età applicabili ai militari in servizio attivo.

Prendiamo per esempio il profilo di impiego dei neopromossi V. Brig. dell’Arma (non a titoli) ove è previsto l’obbligo dei quattro anni di permanenza presso Stazione/Radiomobile.

Prendiamo per esempio che l’età anagrafica degli stessi nel profilo di impiego, impegni il militare obbligatoriamente a rimanere fino a 40 anni nella linea territoriale, senza possibilità alcuna di poter andare successivamente trasferito alla linea Mobile.

La circolare relativa al GE.TRA. penalizza due volte gli aspiranti Carabinieri che gradiscano un eventuale impiego alla linea mobile, in quanto:

Alla data dell’uscita della graduatoria devono aver mantenuto tutti i requisiti per fare domanda (giugno 2023) poiché i vincoli di impiego devono essere assolti al compimento effettivo dell’impiego in territoriale (e non come anno solare);

Però i relativi 40 anni di età (limite previsto per l’accesso alla linea mobile), invece, non devono essere posseduti nell’anno in corso, se pur il militare non ancor quarantenne voglia farne richiesta.

Quindi il vincolo d’età per accesso alla linea mobile non è di 40 ma di 39 anni compiuti.

Come indicato alla Pag. 1 della circolare 944001-1/T-81-1.Pers. Mar. datata 13.01.2023 del C.G.A. – I° Reparto SM Ufficio Impiego Personale Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri “I requisiti citati al precedente punto 4 devono essere posseduti al 31 dicembre 2023 (fatta eccezione per i periodi di servizio previsti dal profilo di impiego del ruolo di appartenenza che dovranno essere ultimati alla data di pubblicazione della graduatoria)”.

Come indicato nell’ Appendice 1 dell’Allegato “G” alla circolare n. 944001-1/T81-1 Pers. Mar. “Per il personale, di tutti i ruoli, che ambisce al trasferimento “a domanda” ai Reggimenti e ai Battaglioni della 1^ Brigata Mobile, non aver compiuto il 40° anno di età alla data del 31 dicembre 2023”.

Come riportato nella circolare, i Carabinieri della linea mobile sono soggetti a vincoli di impiego specifici in relazione alle loro mansioni e alle esigenze dell'Arma. Pertanto, chi fa parte già della linea mobile non è soggetto all’età di permanenza e può continuare a prestare servizio fino al raggiungimento dei 64 anni di età, a meno che non si trovino in situazioni speciali previste dalle norme in vigore.

Per quanto sopra, al fine di rendere più agevole il servizio ai militari in servizio attivo che gradiscano un eventuale trasferimento alla linea mobile, questo Sindacato propone di dare la possibilità ai militari che compiranno od hanno compiuto il 40° anno di età nel 2023 o negli anni successivi, ed inoltre di poter dare possibilità a chi sta terminando il periodo minimo del profilo di impiego di poter accedere al trasferimento

nella linea mobile procrastinando lo stesso al compimento effettivo dell’assolvimento del profilo di impiego e di poter accedere all’applicativo Ge.Tra. per l’eventuale trasferimento alla linea mobile.

Si richiede di apportare le dovute modifiche alle limitazioni di età, che andrebbero totalmente abolite, mettendo al loro posto, delle efficaci e reali visite mediche di idoneità, in base al ruolo e reparto di aspirazione e di mantenimento dei requisiti.

 

LA SEGRETERIA NAZIONALE SIULM CARABINIERI ha chiesto, allo Spettabile Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, di valutare la possibilità di eliminare il limite di età, vista l’attuale aspettativa di vita e di esperienza che i militari “anziani” possono offrire.

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