La Legge Finanziaria è ormai in corso di approvazione e porta con sé importanti novità fiscali, tra cui il tanto atteso taglio del cuneo fiscale. Questa misura, destinata a ridurre il peso delle tasse sui lavoratori dipendenti, avrà un impatto significativo anche sul personale delle Forze Armate, soprattutto per chi ha redditi più bassi e medi.
Taglio del cuneo fiscale: una sintesi delle principali novità
Il meccanismo previsto dal Governo introduce nuove detrazioni e somme esentasse, differenziate in base al reddito imponibile:
- Fino a 20.000 euro di reddito imponibile
- Aggiunta esentasse in busta paga
- 7,1% fino a 8.500 euro annui.
- 5,3% tra 8.500 e 15.000 euro.
- 4,8% tra 15.000 e 20.000 euro.
- Aggiunta esentasse in busta paga
- Tra 20.000 e 32.000 euro di reddito imponibile
- Viene applicata una detrazione fiscale di 1.000 euro.
- Oltre i 32.000 euro di reddito imponibile
- La detrazione è decrescente ed è calcolata secondo la formula:
1.000 x [(40.000 - reddito imponibile) / 8.000].
Ad esempio, per un reddito pari a 38.000 euro, la detrazione sarà:
1.000 x [(40.000 - 38.000) / 8.000] = 250 euro annui.
Impatto per il personale militare
Per molti militari, specialmente per coloro che si trovano nelle fasce di reddito medio-basse, queste misure rappresentano un piccolo ma importante sollievo economico. Tuttavia, è importante evidenziare come l’effetto del taglio del cuneo fiscale diminuisca all’aumentare del reddito, diventando quasi nullo per chi supera i 40.000 euro annui.
In sostanza:
Per chi incassa poco meno di 15mila euro non cambierà nulla: l'aumento in busta paga resterà di circa 67 euro al mese. Per chi arriva a quasi 20mila euro, ma resta al di sotto della soglia, l'aumento passerà da 77 a 80 euro al mese circa.
Per chi incassa tra i 20mila e i 40mila euro all'anno scatterà invece un meccanismo diverso. Non un taglio dei contributi, ma una detrazione Irpef di importo fisso. In questo caso, la detrazione dipenderà dal reddito complessivo, e non solo da quello da lavoro dipendente. Chi ha altre entrate oltre al proprio stipendio, quindi, sarà penalizzato rispetto a quest'anno. L'aumento fisso nel 2025 vale:
1000 euro all'anno, per chi prende trai 20mila e i 32mila euro all'anno
una somma calante tra i 32mila e i 40mila euro di reddito.
Il guadagno massimo, quindi, spetta fino ai 32mila euro di entrate complessive, e vale esattamente mille euro all'anno: 83,30 euro al mese.
Il ruolo del SIULM
Come sindacato, il SIULM continuerà a monitorare con attenzione gli sviluppi legislativi e a sollecitare il Governo affinché le misure fiscali tengano conto delle specificità della vita militare. I nostri iscritti, infatti, affrontano quotidianamente sacrifici e oneri particolari, ed è fondamentale che queste condizioni siano adeguatamente riconosciute, anche sotto il profilo economico e fiscale.
Per qualsiasi domanda o chiarimento sulle nuove misure fiscali, il SIULM resta a disposizione per fornire supporto e consulenza al personale militare.
Uniti per tutelare i diritti dei lavoratori militari.
Il Segretario Generale Siulm
Tesone Luigi
SIULM - Sindacato Unitario Lavoratori Militari
Sede legale: Via Divisione Julia, n°46 - 31036 Istrana (TV)