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Sindacato Unitario Lavoratori Militari

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MOBILITÀ CARABINIERI FORESTALI 2024

Carabinieri: Sulla Mobilità Carabinieri Forestali (GE.TRA.FORESTALE 2024) REDIGENDA PIANIFICAZIONE ANNUALE DEI TRASFERIMENTI A DOMANDA FORESTALE – ANNO 2024.

Il Siulm Carabinieri comunica che, ha scritto al Comando Generale dei Carabinieri la seguente problematica che ha evidenti riflessi estremamente negativi sulla serenità del citato Personale:

 Problematiche concernenti la Mobilità dei Carabinieri Forestali (GE.TRA.FOR.)

Analizzando la procedura GETRA degli scorsi anni, si è potuto evidenziare come la stessa, in diverse circostanze, sia risultata poco fruttuosa, non andando, in molti casi, di fatto a ripianare gli organici nei Reparti messi a bando e, nonostante ciò, con il successivo GE.TRA.FORESTALE, pur continuando a sussistere la carenza di organico, presso numerose Stazioni Carabinieri Forestali, specie nel ruolo APP./CAR., le stesse non sono state inserite nel provvedimento di mobilità, creando sempre più malcontento fra i militari, con aggravio evidente anche sulle dinamiche familiari e quindi incidendo negativamente e gravemente sul Benessere del Personale.

A titolo esemplificativo si evidenzia quanto segue:

E’ ampiamente noto, ad esempio, che in data 25 luglio 2023 un incendio boschivo di gravissima entità e vastità sviluppatosi in località “Baia San Felice” nel Comune di Vieste in provincia di Foggia, ha raggiunto strutture ricettive come il rinomato Centro Vacanze “Gattarella” e gli Hotel Gargano e Porto Nuovo, la gravita dell’evento ha portato all’evacuazione di tre grosse strutture ricettive e di circa duemila turisti tra loro diversi   bambini.

Tale tragico evento, ci “porta” indietro di 16 anni, quando in data  24 luglio 2007  un gravissimo incendio boschivo  colpì  Vieste, anche in quell’evento tragico per il Gargano  ci furono migliaia di  sfollati  dalle   strutture ricettive,  il fuoco distrusse diversi centri Turistici, sempre in quel giorno  la grave    tragedia che colpi  Peschici (FG), in cui ci furono tre vittime il ferimento di 300 persone  tra turisti e locali, ingenti danni a camping e villaggi turistici, danni inestimabili, cifre da disastro ambientale ai boschi del Gargano tra Peschici e Vieste  centinaia di ettari di straordinaria bellezza di macchia mediterranea andati in fumo UNA VERA APOCALISSE tale evento gravissimo, che venne riportato dai mass media nazionali ed internazionali.

Il comprensorio dei gravi eventi sopra descritti nei comuni di Peschici e Vieste rientra, come noto, nel quadrante cartografico detto “Hot Spot Gargano” statisticamente area virulenta al fenomeno degli incendi boschivi e nel periodo di massima pericolosità viene rinforzato da Militari provenienti da fuori regione con ulteriore aggravio di spese a carico dell’Amministrazione.

Come è noto, un ennesimo incendio boschivo in data 13 luglio 2021, distrusse 500 ettari di pineta con evacuazione di persone; case e attività commerciali furono distrutte dalle fiamme. Tale evento fu estremamente drammatico per la popolazione, che si vide il fronte del fuoco minacciare il centro abitato di Vico del Gargano (FG). Tra l’altro, nel 2014, si verificò una grave alluvione; anche quell’evento travolse i Comuni di Vico del Gargano, Ischitella, Rodi Garganico, Cagnano Varano, Peschici, Vieste, Sannicandro Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis (tutte in provincia di Foggia) e, purtroppo, vi furono vittime e dispersi, nonché danni incalcolabili al territorio e al tessuto sociale ed economico.

La gravità della situazione mette a rischio la privata e pubblica incolumità di persone, strutture turistiche ricettive, aziende, case  di privati cittadini, animali da reddito,  fauna e flora protetta all’interno del  perimetro  del Parco Nazionale del Gargano,  in  un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico, con elevato tasso di criminalità organizzata ed ambientale, (vedasi atto vandalico perpetrato in danno di due mezzi in dotazione al Nucleo CC” Parco” Peschici che venivano dati alle fiamme nella serata del 11/12/2022, Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, macroaree del Gargano  da sempre al centro delle cronache legate alla pericolosa “Mafia del Gargano” )

Questi sono solo alcuni esempi riferiti ad una delle tante realtà territoriali gestite dai Carabinieri Forestali che oggettivamente imporrebbero l’inserimento a bando del necessario numero di posti da ripianare nella emananda procedura Ge. TRA. FORESTALE ANNO 2024, poiché, come risulta per tabulas, in tanti Reparti dove sono presenti le medesime delicate e gravi criticità del territorio sopra descritte, continuano a sussistere gravi carenze di organico presso numerosi Nuclei CC Forestali / Parco e Biodiversità. Le stesse, infatti, non sono state inserite nel provvedimento di mobilità GE.TRA.FORESTALE ANNO 2023 e inspiegabilmente i Nuclei la cui forza effettiva risulta essere di quattro militari, tale provvedimento ha ulteriormente inserito posti da ripianare nella pianificazione dei trasferimenti a domanda, mentre in Nuclei la cui forza effettiva risultava essere di un solo militare non sono stati   inseriti nella pianificazione annuale dei trasferimenti a domanda. 

Per le motivazioni, sopra esposte e nel prosieguo meglio illustrate, la Scrivente APCSM SIULM, ritiene che sarebbe necessario,  valutare la possibilità di rivedere, nel senso sopra auspicato, le emanande  procedure GE.TRA.FORESTALE 2024 per i ruoli forestali in oggetto, in modo tale da evitare, tra le altre, anche le serie problematiche, che, tra l’altro, creano una comprensibile situazione di ingiusta sofferenza per il Personale e le loro famiglie, come già ampiamente rappresentato nella Nota SIULM Carabinieri del  30 gen 2023 , al fine di assicurare le esigenze dell’Amministrazione ed allo stesso tempo quelle del benessere del Personale, bisognerebbe operare  un bilanciamento ragionevole al  ripianamento  dei Militari CC RF  presso le  Stazioni/Nuclei CC Forestale, la cui forza effettiva risulta  essere di n. 1 Militare CC RF massimo  2/3. 

Si evidenzia ad esempio altro aspetto critico della mobilità in oggetto che incide negativamente sul benessere del Personale: se un Militare CC RF ambisce il tanto desiderato trasferimento, ad esempio, presso il Nucleo CC Tutela Biodiversità di Lesina che, come sopra precisato, non è stato inserito nel GET.RA 2023 alcun App/Car., i prossimi Carabinieri Ruolo Forestale che usciranno a breve dal Corso di formazione andranno (ipoteticamente) a ricoprire quella Sede. Sede già ambita da altri Militari CC RF che avrebbero voluto partecipare alla procedura di mobilità in quel Reparto, Militari CC RF che possano vantare una anzianità di servizio di 10/15 anni.

LA SEGRETERIA NAZIONE DEL SIULM CARABINIERI ha chiesto, per tutto quanto sopra esposto, ricadendo le problematiche in questione sulla serenità e sul benessere anche familiare dei Carabinieri Forestali, al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, una risoluzione della problematica suesposta ed un incontro per meglio evidenziare la questione.

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SIULM CARABINIERI: PRIME STORICHE ASSEMBLEE SINDACALI ALL’INTERNO DELLE CASERME DELLA CAPITALE

Il 29 gennaio 2024 dalle ore 09.00 alle 13.00 nella sede del Comando Compagnia Carabinieri Aeroporti di Roma – Aliquota vigilanza e sicurezza Aeroporto di Ciampino, il Siulm Carabinieri ha indetto un’assemblea sindacale.  

Questo è un “evento storico” poiché è la prima volta, che all’interno di questa caserma dei Carabinieri si svolge un’assemblea sindacale.

Il Dott. Giuseppe Rifino, Segretario Nazionale SIULM Carabinieri ha dichiarato: “Fino a poco tempo fa era impensabile una cosa del genere, oggi sì è compreso l’importanza di una struttura sindacale organizzata che possa portare avanti le criticità della nostra professione, Uniti, come nel motto del SIULM Carabinieri”.

L’Associazione, già attiva da qualche anno, presenterà la propria organizzazione e intende quindi ampliare la platea degli iscritti incontrando gli attuali aderenti per partecipare insieme nel raccogliere le problematiche da rappresentare ai vertici dell’Arma.

Saranno presenti esponenti sindacali Nazionali SIULM Carabinieri:

-Dott. Giuseppe Rifino Segretario Generale Nazionale Siulm Carabinieri;

-Michele Luca Gigante Segretario Generale Regione Lazio; membro del Dipartimento Legale, responsabile Nazionale pubbliche relazioni;

-Dott. Giuseppe Papa (praticante Avvocato) responsabile del Dipartimento Legale SIULM Carabinieri;

-Dott. Giovanni Cerenzia (praticante Avvocato) membro Direttivo Interforze SIULM Carabinieri.

Nell’ occasione presenteranno i servizi di consulenza offerti ai propri iscritti in materia di Diritto Amministrativo, Diritto Militare, compilazione e corretto andamento delle richieste per le “Cause di Servizio”, oltre a trattare l’argomento dell’indennità di Rumore”, nonché della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro come stabilito dalla Legge 81/2008.

Saranno illustrati i temi programmatici su materie di particolare interesse, quali le criticità in materia alloggiativa, di protezione sociale, ovvero, il contributo che può essere fornito in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro e nel campo della formazione e dell’elevazione culturale e, non meno importante verrà rappresentata la Tutela Legale Stragiudiziale con onori a carico dell’APCSM. Partecipare all’assemblea è un importante momento di crescita professionale e personale.

NOI DEL SIULM NON LASCIAMO MAI NESSUNO DA SOLO, neanche quando le problematiche non sono solo di natura professionale. Per questo la Nostra assistenza e professionalità sono a 360′.

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www.siulm.it

Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.) è un Associazione Professionale a Carattere Sindacale tra Militari (A.P.C.S. M.) InterForze riconosciuta e iscritta al nr. 18 dell’Albo del Ministero del Difesa. Noi siamo unorganismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nati nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare.  per abbracciare il nuovo credo: “Tutelati Sempre”.

MANCANZA RISCALDAMENTO ED ACQUA CALDA ALLA STAZIONE CARABINIERI DI CARLENTINI (SR)

Il Siulm Carabinieri comunica che, ha scritto al Comando Generale dei Carabinieri affinché si faccia promotore del Benessere del Personale, consentendo una rapida risoluzione della problematica in oggetto.

L’inverno è già inoltrato e le temperature estive sono solo un ricordo, per questo nella Stazione Carabinieri di Carlentini, il personale alloggiato nello stabile, è costretto a doversi fare la doccia, la barba e quant’altro, riscaldando preventivamente l’acqua con l’ausilio di pentole o bottiglie, utilizzando i fornelli a gas della cucina, in quanto la caldaia dello stabile, di proprietà del Comune di Carlentini, non funziona da diverso tempo e pur se sono state fatte le dovute segnalazioni, agli Uffici preposti, già in periodo estivo, da chi di dovere, ad oggi il problema non è stato risolto. Tralasciando la mancanza dell’impianto di riscaldamento, il problema di fondo sta nella mancanza di acqua calda ad uso sanitario.

Riscaldare preventivamente l’acqua con l’ausilio del fornello a gas ed il suo trasporto ed utilizzo, comporta delle criticità e dei rischi quali scottature o vere e proprie ustioni. Siamo nel 2024 e siamo certi che quantomeno si possa sopperire al malfunzionamento della caldaia, quantomeno con l’installazione di un boiler per la produzione di acqua calda uso sanitario, quantomeno nei locali da bagno.  

Ormai esausti per i numerosi solleciti dei militari, non possiamo far altro che rivolgersi allo Spettabile Comando Generale dell’ Arma dei Carabinieri, per tramite di questa Associazione Sindacale, la quale richiede che vengano intrapresi dei provvedimenti quanto più celeri possibili, al fine di tutelare il benessere del personale anche sotto l’aspetto psico-fisico, visto l’incombere di temperature sempre più rigide.

LA SEGRETERIA NAZIONALE SIULM CARABINIERI ha chiesto, allo Spettabile Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, di farsi promotore del malcontento del personale militare.

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LA MARINA MILITARE ITALIANA A PROTEZIONE DELLE ROTTE COMMERCIALI, MA CHI DIFENDE I NOSTRI MARINAI?

Direttivo della Marina Militare
La Marina Militare Italiana a protezione delle rotte commerciali, ma chi difende i nostri
marinai?
Nel contesto dell’attuale quadro geo-politico internazionale complesso e ad alto rischio, la
Marina Militare Italiana svolge un ruolo cruciale nella protezione degli interessi economici
nazionali, garantendo la sicurezza delle rotte commerciali marittime e delle navi in Mar
Rosso. Mentre l'attenzione spesso si concentra sulle missioni di scorta e vigilanza, in pochi
si chiedono chi si occupa della tutela dei marinai e delle loro famiglie, di questi “eroi silenziosi”
che operano per la difesa delle nostre acque.
Il supporto alle famiglie dei marinai è un elemento spesso trascurato, ma di vitale
importanza. Mentre i marinai sono in missione, i loro nuclei familiari affrontano sfide difficili,
la separazione prolungata e il costante timore per la sicurezza dei propri cari.
La realizzazione di programmi di sostegno familiare, assistenza psicologica e risorse dedicate
può contribuire ad alleviare il peso emotivo che le famiglie dei marinai patiscono durante il
servizio svolto dai loro cari.
Inoltre, è fondamentale garantire ai marinai la giusta remunerazione. Infatti, per le seguenti
Direttivo della Marina Militare
missioni internazionali, sotto l’egida dell’U.E. o della Nato è previsto, per i nostri militari, un
trattamento economico poco più di 3,00 € l’ora:
EUNAVFOR – Atalanta; EUNAVFOR Med – Irini; Sea Guardian; Standing Nato Maritime Group
2; Standing Nato Mine Countermeasures Group 2.
Vale la pena evidenziare la disparità di trattamento economico con le Marine Estere le quali,
per le medesime attività, corrispondono emolumenti che vanno da €. 120,00 a € 180,00 al
giorno in luogo di € circa 70,00 pagati dalla Marina Italia. E’ paradossale che le attività
operative svolte in aree calde del globo vengano remunerate come attività addestrative
svolte in Italia. Ciò recentemente è accaduto agli equipaggi di Nave Duilio e Marceglia
impegnate in mar Baltico a pochi chilometri dalle coste Russe, nonché al personale di Nave
Vulcano, impiegata per assistenza sanitaria, che opera in Egitto a poche decine di chilometri
dalla striscia di Gaza. Emblematico è l’esempio della Nave Fasan, impegnata, inizialmente,
anch’essa in Golfo Arabico in seguito ai tristemente noti avvenimenti del 07/10/2023 in
Israele e dirottata, successivamente, per il dispositivo internazionale a contrastare l’attività
di attacchi ai mercantili con droni e attacchi missilistici degli Houthi in Yemen. E’ importante
evidenziare che si tratta di un’attività strategica che è stata espressamente definita di “alta
valenza operativa” e di “alta criticità” per lo scenario di crisi presente in medio oriente.
Orbene, nonostante le criticità e la valenza della missione de qua, è stata dispiegata un’unità
(id est, la Nave Fasan) già impegnata in attività marittima da diversi mesi, senza alcun
preavviso. La conseguenza è intuibile, l’equipaggio è stato costretto, per l’ennesima volta, a
sacrificare la propria famiglia e privarsi dell’affetto dei propri cari per (letteralmente)
fiondarsi in Mar Rosso in operazioni, laddove navigano da oltre cinque mesi e senza sapere
alcuna certezza di quando rientreranno in Italia. Anche per questo personale sarà riservato
lo stesso trattamento economico che è pari a quello svolto in una normale attività
addestrativa in mare.
Ciò non corrisponde di certo alla realtà dei fatti. Invero, se solo si considera il rischio anche
per l’incolumità psico-fisica ed il forte stress correlato alla necessità di mantenere alta la
prontezza operativa a cui viene sottoposto un equipaggio, costretto a navigare con turni di
Direttivo della Marina Militare
guardia oltremodo stringenti anche per carenza endemica del personale sulle unità navali.
Ciò fa comprendere quanto sia iniqua la corresponsione di un’indennità poco superiore ad
€ 3,00 l’ora per affrontare operazioni così complesse e stressanti, che nulla hanno a che fare
con la normale attività di navigazione e/o addestrativa in mare.
È assolutamente necessario il coinvolgimento della societ à civile, va sensibilizzata
l’opinione pubblica sull’importanza del lavoro della Marina Militare, così come
sull’importanza di garantire il benessere dei marinai e delle loro famiglie. Bisogna
promuovere un maggiore sostegno e comprensione. Inoltre, incoraggiare le partnership tra
il settore pubblico e privato per implementare programmi di supporto che dovrebbero
contribuire a garantire un sistema completo di assistenza.
La Marina Militare Italiana ed il suo personale devono essere considerati sempre più una
parte fondamentale per il sistema Paese. Il suo impiego “duale” è sotto gli occhi di tutti,
garantisce cioè le necessità primaria della Difesa del nostro amato Paese e partecipa
attivamente alla tutela dei tanti interessi economici nazionali nel mondo. La professionalità
ed i sacrifici a cui il personale quotidianamente viene sottoposto, per contribuire
all’assolvimento della missione loro assegnata, devono essere riconosciuti sia
economicamente che materialmente, predisponendo un’adeguata rete di assistenza
dedicata alla famiglia dei marinai.
LA SEGRETERIA MARINA MILITARE
Augusta,17/01/2024
CON NOI PER VOI
UNISCITI ADESSO
Unitevi a NOI…Tutelati sempre

RITARDO NELLA REMUNERAZIONE DEI COMPENSI FORFETTARI DI IMPIEGO RIFERITI ALLE ATTIVITÀ SV

Ritardo nella remunerazione dei Compensi Forfettari di Impiego riferiti alle attività svolte nel mese di ottobre 2023.

Il SiULM, da sempre vicino alle esigenze dei propri iscritti, ha inviato una lettera al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare (C.S.M.M.) per rappresentare il disagio economico del personale Militare della Marina per il ritardo nella remunerazione dei Compensi Forfettari di Impiego riferiti alle attività operative svolte nel mese di Ottobre 2023.

Lo sforzo richiesto e gli elevati standard addestrativi ed operativi derivanti dal nuovo contesto geo politico rappresentano un vanto per la F.A. la quale riesce grazie ai suoi uomini e alle sue donne, e solo grazie al loro sacrificio, ad ottemperare al successo di ogni “missione” assegnata.

Per questa APCSM, è inammissibile che uomini e donne non vengano retribuiti nei tempi presunti, a maggior ragione come detto precedentemente in un quadro geo politico internazionale articolato e ad alto pericolo e valenza politica ed economica per il nostro Paese.

Il SiULM ha, pertanto, richiesto un intervento risolutore del C.S.M.M. e, qualora necessario, un incontro con nostri rappresentati affinché si possa raggiungere una rapida  risoluzione per la nostra segnalazione in merito alla remunerazione tempestiva dei Compensi Forfettari di Impiego, modo garantire un forte segnale di riconoscimento e gratitudine per l’impegno e il contributo alla sicurezza nazionale del nostro personale.

Il personale della Marina Militare Italiana merita rispetto e un adeguato trattamento economico per le attività operative svolte in contesti internazionali.

Il SiULM non transige e non demorde su determinati argomenti, saremo sempre affianco ai nostri militari.

                                                                       DIRETTIVO NAZIONALE MARINA