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SOLIDARIETÀ AI COLLEGHI EX CORPO FORESTALE, LA CEDU CHIEDE SPIEGAZIONI AL GOVERNO”

Il SIULM Carabinieri esprime vicinanza e solidarietà ai colleghi Carabinieri Forestali appartenenti all’ex Corpo Forestale dello Stato assorbito nei Carabinieri dal 01/01/2017 vediamo che:

 

con provvedimento comunicato l’8 febbraio 2024, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha dato il via all’esame in contraddittorio dei ricorsi presentati nel dicembre del 2019 dallo Studio Legale dell’Avvocato Egidio Lizza aventi ad oggetto la riforma del Governo Renzi, con cui si è inteso assorbire il Corpo Forestale dello Stato nell'Arma dei Carabinieri, militarizzandone il personale.

Sul finire del 2016, su delega del Parlamento, il Governo ha disposto che il Corpo Forestale dello Stato fosse assorbito nell’Arma dei Carabinieri, che le sue funzioni fossero smembrate tra diverse Amministrazioni e che la quasi totalità dei suoi dipendenti, da membri di una polizia civile divenissero militari, transitando nell’Arma dei Carabinieri.

A seguito del contenzioso introdotto in Italia e della sentenza della Corte costituzionale n. 170 del 10 luglio 2019, che aveva rigettato le questioni di legittimità costituzionale sollevate in merito alla riforma, è stata interessata della vicenda la Corte europea dei diritti dell’uomo, per le violazioni subite dai Forestali in riferimento ai diritti fondamentali riconosciuti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

La Corte di Strasburgo ha deciso di riunire i ricorsi proposti, disponendone la comunicazione al Governo italiano e sollevando, all’indirizzo delle parti, le questioni che ritiene rilevanti per la sua decisione e sulle quali dovrà svolgersi il contraddittorio tra i ricorrenti e il Governo.

Le questioni individuate risultano le seguenti: se la riforma ha creato in danno degli ex Forestali una discriminazione rispetto agli altri cittadini dello Stato italiano, in merito all’acquisizione dello status militare, come tale contraria all’articolo 14 della Convenzione; se è stata violata la loro libertà di associazione a causa del trasferimento alle forze di polizia con status militare e se le restrizioni subite fossero legittime e necessarie, ai sensi dell'art. 11 § 2 della Convenzione; se comunque esisteva una effettiva possibilità di scegliere di non essere trasferiti ad un corpo di polizia militare e se in particolare i ricorrenti abbiano avuto la possibilità di richiedere il trasferimento verso un’altra amministrazione e, nel caso, quale sia stato l’esito; se, infine, l’ordinamento interno abbia offerto o meno un rimedio effettivo per le doglianze in seguito prospettate alla Corte europea.

La Corte europea, inoltre, prima che la fase contenziosa si sviluppi con lo scambio di difese scritte, ha invitato il Governo a valutare la possibilità di proporre una risoluzione amichevole della vicenda, che presumibilmente dovrà essere accompagnata dal riconoscimento delle sollevate violazioni della Convenzione europea e da una misura risarcitoria che le possa compensare.

 

Il Dott. Marcello Pepe, Segretario Aggiunto Nazionale SIULM Carabinieri ruolo Forestale ha dichiarato: "La questione è molto importante e la seguiremo da vicino, forniremo al tempo stesso tutto il supporto necessario ai colleghi Carabinieri Forestale dell’ex Corpo Forestale dello Stato”

 

Questa Segreteria Nazionale Siulm Carabinieri, suggerisce al Governo per disinnescare una sentenza sfavorevole, di concedere a tutto il personale in servizio dell’ex Corpo Forestale dello Stato una mobilità reale (cosa attuata minimamente con decreto legislativo 177/2016) verso tutte le altre amministrazioni dello Stato. Siamo fiduciosi che questo Governo posso accogliere le istanze provenienti dalla base degli ex appartenenti del Corpo Forestale dello Stato per sanare il vulnus creato.

 

NOI DEL SIULM NON LASCIAMO MAI NESSUNO DA SOLO, neanche quando le problematiche non sono solo di natura professionale. Per questo la Nostra assistenza e professionalità sono a 360'.

 

Visitate il sito per vedere le convenzioni riservate agli iscritti.

 

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Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.) è un Associazione Professionale a Carattere Sindacale tra Militari (A.P.C.S. M.) InterForze riconosciuta e iscritta al nr. 18 dell’Albo del Ministero del Difesa. Noi siamo un organismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nati nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare. per abbracciare il nuovo credo: “Tutelati Sempre”.

RAFFORZAMENTO DEI RAPPORTI TRA L’ ARMA DEI CARABINIERI E LA BASE. NECESSITA’ DI MAGGIORE SERENITÀ E TUTELE

Il Siulm Carabinieri comunica che, ha scritto al Comando Generale dei Carabinieri affinché si faccia promotore di una maggior tutela dei propri appartenenti.

Il lavoro delle Forze dell’Ordine è sempre piu’ difficile, la società è cambiata rapidamente ed anche la delinquenza, sia comune che organizzata. Cambiamento che, dovrebbe avvenire sia all’interno dell’Arma dei Carabinieri, che a livello legislativo a tutela degli operatori di Polizia in generis.

Di fatto, le Forze dell’Ordine si scontrano con una delinquenza sempre più violenta, incurante di quelle che potrebbero essere le conseguenze sanzionatorie, qualora decidessero di aggredire un agente di polizia, vista l’assoluta mancanza di tutele “concrete” e “dissuasive” offerte dal Codice penale. Poiché, difficilmente vi sono delle conseguenze, che scaturiscano a danno dell’aggressore promotore della coercizione fisica e/o verbale che sia avvenuta a danno degli operatori (sfortunati di turno), che oltre ad arricchire il loro vocabolario di insulti variopinti, spesso riportano a casa qualche “bella” lesione, un calcio, un pugno, uno sputo (con annessi rischi biologici) o un morso.

Spesso accade che al danno patito si aggiunge un procedimento penale scaturito da quel “poveretto” che si sente violati i suoi diritti, quando si vede negato la possibilità di poter liberamente aggredire le forze dell’ordine. Può capitare che l’operatore di Polizia, non solo offeso, deriso, malmenato ecc., si ritrova anche se “senza sentenza di condanna a proprio carico” ad essere immediatamente trasferito e trasformato in un mostro, con un procedimento disciplinare sulle spalle e la vita rovinata irrimediabilmente per sempre, poiché, anche quando sarà accertata la sua estraneità ai fatti, la buona fede e l’aver proceduto con regolarità; molto probabilmente sarà incompatibile e trasferito, con gravi ripercussioni psichiche, economiche e professionali.

Ci troviamo a dover accettare sentenze “Shock” dove è lecito sputare addosso a un rappresentante dello Stato, poiché ritenuto dalla Magistratura un gesto di tenue entità o, è possibile ingiuriare i Carabinieri definendoli “Infami” e “Figli di Cani”, giustificandolo come “diritto di critica artistica”.

Decidere di servire il proprio Stato e i cittadini non significa divenire il servo dello sbandato di turno. Indossare una uniforme non implica il dover accettare di esser mortificati, aggrediti, sputati senza dover proferire alcuna parola, senza chiedere alla Nostra Amministrazione di difendere, con tutte le forze, dignità di uomini e di servitore dello Stato dei suoi appartenenti.

LA SEGRETERIA NAZIONALE SIULM CARABINIERI ha chiesto, allo Spettabile Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, di farsi portavoce delle criticità riscontrate e di farle presente nelle sedi opportune dato che siamo una “grande famiglia” e si affianchi ai propri “figli”, costituendosi parte civile in tutti quegli avvenimenti che trovano coinvolti come parti lese i Carabinieri. Inoltre, ha chiesto per il benessere e la sicurezza degli operatori, che gli stessi siano seguiti psicologicamente ed economicamente nei momenti bui, e che siano reinseriti nelle loro mansioni, incarico e luogo di servizio, qualora eventualmente trasferiti, in attesa di eventuale sentenza, semmai assolti o con procedimento archiviato.

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RICHIESTA DI INTERVENTO PRESSO CUSI E NOIPA PER FERMARE I DISASTROSI CONGUAGLI DI FEBBRAIO E TORNARE ALLA TASSAZIONE PROGRESSIVA

Lo scorso 12 febbraio, il Sindacato Interforze Unitario Lavoratori Militari (SIULM) ha indirizzato agli Stati Maggiori delle Forze Armate ed allo Stato Maggiore Difesa la propria “Richiesta di intervento presso Cusi e Noipa per fermare i disastrosi conguagli di febbraio e tornare alla tassazione progressiva”.

Il SiULM ha invitato i Signori Capi di Stato Maggiore a prendere in seria considerazione la necessità di individuare una concreta soluzione alternativa all’attuale modalità di tassazione degli emolumenti da parte Cusi e del Noipa e, soprattutto, in merito alla disastrosa fase di conguaglio che ogni anno, nel mese di febbraio, tanto negativamente incide sulla disponibilità reddituale dei Lavoratori Militari e delle loro famiglie, lasciate spesso con pochi spiccioli di residuo stipendiale.

Il Sindacato ha voluto evidenziare alle Autorità Militari come, anche per il prossimo stipendio, in accredito al 23/02/2024, sia ancora prevista, per alcuni, una cocente decurtazione stipendiale in virtù dell’annuale conguaglio irpef del mese di febbraio.

La proposta del SiULM è volta a promuovere un sistema di tassazione progressiva, in similitudine a quanto avveniva con la gestione stipendiale interna alle FF.AA., che riusciva a mitigare ampiamente l'impatto negativo dei conguagli annuali.

L’auspicio e la richiesta ferma del Sindacato mirano, in definitiva, a sollecitare una adeguata attenzione a questa delicata questione, che conduca ad un’efficace implementazione di soluzioni in grado di garantire una gestione più equa e sostenibile della tassazione stipendiale.


Il SIndacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.), organismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nasce nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare per abbracciare il nuovo credo:Tutelati Sempre”.

 

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INTERVENTI CORRETTIVI PRESSO LE MENSE DEI 2°, 3° E 51° STORMO

Lo Stato Maggiore Aeronautica ha finalmente risposto alle segnalazioni di criticità nelle mense del 2°, 3° e 51° Stormo. Secondo tale S.A. la criticità sarebbe presente solo al 51° Stormo di Istrana, in realtà i colleghi ci avevano segnalato la scarsa qualità e quantità dei cibi confezionati anche negli altri due Stormi, è anche vero che oggi ci sottolineano che in seguito ai nostri precedenti comunicati furono fatte delle riunioni, quindi apportati dei miglioramenti.

Questa APSCM SIULM aveva anche rappresentato la necessità di aumentare gli importi a base d’asta nei contratti per l’acquisto di derrate alimentari infatti, causa l’aumento dei prezzi, fu riferito per le vie brevi a questa APCSM SIULM che i bandi per l’acquisto delle suddette derrate erano andati deserti. Dai documenti preparatori dei nuovi contratti che abbiamo avuto modo di leggere risulta che finalmente sono stati aumentati i corrispettivi previsti per ogni singolo militare di circa 80 centesimi, questo non solo per le mense summenzionate, ma per tutte le mense dell’Aeronautica.
Il SIULM è soddisfatto sia per il raggiungimento di questo primo importante risultato che per la rassicurazione giunta dallo Stato Maggiore Aeronautica, infatti a quanto riferitoci entro l’anno 2024 si tornerà alla gestione mista che, anche se non eccellente, garantiva almeno la sufficienza per quanto riguarda la qualità e la quantità dei piatti serviti.
Se nemmeno questo sforzo riuscirà a risultare soddisfacente per garantire l'adeguata qualità, allora bisognerà ripensare a tutto il sistema delle mense ed anche alla possibilità dei buoni pasto.


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SIULM CARABINIERI, PRIME STORICHE ASSEMBLEE SINDACALI ALL'INTERNO DELLE CASERME

l 19 febbraio 2024 dalle ore 11.00 alle 13.00 nella sede del Comando Provinciale di Lecce, il Siulm Carabinieri ha indetto un'assemblea sindacale.
Il Dott. Giuseppe Rifino, Segretario Nazionale SIULM Carabinieri ha dichiarato: "Fino a poco tempo fa era impensabile una cosa del genere, oggi sì è compreso l’importanza di una struttura sindacale organizzata che possa portare avanti le criticità della nostra professione, Uniti, come nel motto del SIULM Carabinieri".
L’Associazione, già attiva da qualche anno, presenterà la propria organizzazione e intende quindi ampliare la platea degli iscritti incontrando gli attuali aderenti per partecipare insieme nel raccogliere le problematiche da rappresentare ai vertici dell'Arma.
Saranno presenti esponenti sindacali Nazionali SIULM Carabinieri:
-Dott. Giuseppe Rifino, Segretario Generale Nazionale Siulm Carabinieri;
-Dott. Marcello Pepe, Segretario Nazionale ruolo Forestale;
Nell' occasione presenteranno i servizi di consulenza offerti ai propri iscritti in materia di Diritto Amministrativo, Diritto Militare, compilazione e corretto andamento delle richieste per le "Cause di Servizio”, nonché della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro come stabilito dalla Legge 81/2008 oltre alle problematiche
conne alla linea del “ruolo forestale”.
Non meno importante verrà rappresentata la Tutela Legale Stragiudiziale con onori a carico dell’APCSM Siulm.
Partecipare all’assemblea è un importante momento di crescita professionale e personale.

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