Dipartimento della Comunicazione e Informazione
COMUNICATO STAMPA
A febbraio arriva il conguaglio “PAZZO”! Buste paga con poche centinaia di Euro.
Si porta a conoscenza che questa mattina il SiULM – Dipartimento Interforze, ha scritto al Ministero dell’Economia (MEF-NoiPA)e delle Finanze e al Ministero Difesa - Centro Unico Stipendiale Interforze(CUSI) per evidenziare il grosso problema che ha creato il conguaglio I.R.Pe.F. e Contributivo relativo all’anno 2023 a molti Militari. Molti dei nostri iscritti, controllando la piattaforma NoiPA, hanno potuto appurare che gli importi corrisposti nel mese di febbraio 2024 saranno di poche centinaia di Euro.
E’ inammissibile che vengano erogati importi così bassi a famiglie sulle quali gravano spese correnti rese insostenibili dall’aumento delle tariffe di luce, gas e interessi bancari sui mutui. Nella lettera questa Associazione Sindacale ha evidenziato la necessità di porre immediatamente rimedio a questa situazione che ha catapultato tante povere famiglie di donne e uomini con le stellette, in forte difficoltà. Abbiamo, pertanto, richiesto un incontro con gli attori principali di questo problema, sottolineando che, la gestione stipendiale attuata prima dell’entrata in funzione della piattaforma NoiPA, non aveva mai creato questi problemi al personale Militare. Veniva effettuato un prelievo commisurato agli emolumenti percepiti durante l’anno. Tale accorgimento, determinava una tassazione a carico del contribuente più regolare e sicuramente meno pesante in fase di conguaglio.
Istrana(TV), 21/02/2024
IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE
Dottor Roberto SIBILLA
Il SIndacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.), organismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nasce nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare per abbracciare il nuovo credo: “Tutelati Sempre”.