SIULM

Sindacato Unitario Lavoratori Militari

Notizie

RIMODULAZIONE SUL TERRITORIO NAZIONALE DELLA DISPOSIZIONE RIGUARDANTI LA PERMANENZA NELLE C.D. “ZONE DISAGIATE”

Il Siulm Carabinieri comunica che, ha scritto al Comando Generale dei Carabinieri affinché si faccia promotore per risolvere una importante problematica per quei militari che si trovano ad operare in quelle che vengono definite zone disagiate di 1° o 2° fascia; rispetto al passato la permanenza minima in questi reparti (in passato 2/3 anni) è stata più che raddoppiata. Inoltre, nelle stesse stazioni/luoghi ricadenti nella prima fascia, ci sono delle differenze non da poco, per esempio i comandi stazioni carabinieri presenti nelle isole minori degli arcipelaghi, ove si trovano 2/3 carabinieri e 300 abitanti di popolazione e manca veramente di tutto o le stazioni presenti in luoghi arroccati sui monti ove manca l’essenziale e per raggiungere la località più vicina, possono addirittura volerci ore.

Indubbiamente il prolungarsi dei tempi di permanenza in questi “luoghi sperduti e spesso impervi” ne mette a dura prova il morale, la voglia di prestarvi servizio ed isola anche moralmente il militare che non solo si trova “isolato” ma che spesso non può neanche portare con se la famiglia (poiché sono località spesso molto costose quali isole minori), nonché i viaggi per “casa” risultano estenuanti e costosi (Lampedusa circa 12 ore di traghetto solo per raggiungere Porto Empedocle e poi via verso l’ignoto (cit. Star Trek)). Si prenda ad esempio le Stazioni come Roccaforte del Greco o Palizzi Superiore che distano dai servizi basilari circa un ora, quindi, non trovandosi in loco quei beni e servizi necessari per fronteggiare la vita quotidiana, è necessario doversi spostare con frequenza verso i Comuni più vicini, ma spesso, accade che nel periodo invernale i Militari si trovino isolati in quanto tali zone sono soggette a frane di grandi massi che si distaccano dalle montagne che costeggiano le uniche strade percorribili, comportando il blocco delle stesse ed il conseguente isolamento del Comune interessato, facendo si che si rimanga senza servizi di prima necessità, quali l’ energia elettrica e/o linea telefonica/internet anche per periodi superiori alle 24 ore. Senza parlare di quelle isolate dalla neve, che spesso si trovano ai confini dell’Italia e che territorialmente ricadono nelle regioni quali la Valle D’Aosta, il Trentino-Alto Adige, la Lombardia, il Friuli-Venezia Giulia.

 

LA SEGRETERIA NAZIONALE SIULM CARABINIERI, si è fatta portavoce della problematica ed ha chiesto al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri di modificare i tempi minimi di permanenza nelle zone disagiate, innalzandone i relativi punteggi incrementali nei concorsi interni, che ad oggi sono praticamente ininfluenti se non nulli, al fine di legittimare gli sforzi fatti da chi con devozione si dedica a prestare servizio nelle predette stazioni. Il Siulm Carabinieri ha richiesto inoltre, di modificare il limite di permanenza dai 6 anni, attualmente necessari per richiedere la Provincia di interesse ad un periodo di 4 anni. Di permettere, che il punteggio delle “disagiate” non si sblocchi dopo il quarto anno ma che sia data la possibilità sin da subito ai militari di poter ambire ad un eventuale trasferimento, con punti incrementali commisurati agli anni di permanenza, facilitando il raggiungimento delle sedi di proprio gradimento.

 

Visitate il sito per vedere le convenzioni riservate agli iscritti.

 

Unitevi a noi… Dalla parte del collega sempre!

www.siulm.it


Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.) è un Associazione Professionale a Carattere Sindacale tra Militari (A.P.C.S. M.) InterForze riconosciuta e iscritta al nr. 18 dell’Albo del Ministero del Difesa. Noi siamo un organismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nati nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare. per abbracciare il nuovo credo: “Tutelati Sempre”.

STUDI LEGALI RIUNITI

Il SIULM Carabinieri comunica che, dal 1° Novembre 2023, con onori a carico di questa APCSM, per gli iscritti Siulm Carabinieri è stata avviata la TUTELA LEGALE con “Studi Legali Riuniti” associazione professionale tra avvocati, in tema di diritto militare. La Tutela Legale Stragiudiziale ricopre molteplici problematiche di applicazione pratica e reale in tema di diritto militare, quali ad esempio:

  • Diritto disciplinare militare;

  • CODICE ORDINAMENTO MILITARE, T.U.O.M. Regolamento Disciplina Militare;

  • Sanzioni Disciplinari di Corpo e di Stato: consulenza e orientamento per la redazione di memorie difensive nei procedimenti disciplinari;

  • Consulenza e orientamento per la Redazione di istanze di riesame e rimedi avverso gli effetti delle sanzioni disciplinari;

  • Documentazione Caratteristica: Rapporti Informativi e schede valutative – consulenza e orientamento;

  • Consulenza e orientamento Avanzamenti di Carriera;

  • Consulenza e orientamento per la redazione delle istanze di trasferimenti Legge 104/1992 / Trasferimenti per incompatibilità ambientale;

  • Consulenza e orientamento per la redazione delle istanze di riconoscimento Cause di Servizio;

  • Consulenza per la redazione di istanze ai sensi della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i. e memorie difensive ex artt. 10 e 10 bis Legge n. 241/1990 e s.m.i.;

  • Istanze per l’accesso ai documenti amministrativi; Consulenza e orientamento per la redazione di atti di intervento nei procedimenti dell’Amministrazione Militare ex art. 10 e 10bis Legge n. 241/90 e s.m.i.;

 

È già attivo il numero di telefono 080 222 40 74 (linea riservata SIULM Carabinieri), con cui sarà garantita lassistenza 2 volte a settimana lun. e ven. dalle 10.00 alle 12.00, al predetto numero risponderà una segretaria che presterà assistenza mettendovi in contatto con l’avvocato designato, dopo aver fornito il codice di iscrizione (numero tessera Siulm) e aver compilato la richiesta di consulenza/privacy che invierete tramite Whatsapp 351.5327916 o tramite mail:  iscritti.siulm@gmail.com.

Questo per Noi è solo un punto di partenza e non un traguardo. Da oggi, infatti, abbiamo ancor più bisogno di Voi che, sottoscrivendo le deleghe sindacali, date al SIULM le risorse necessarie per potervi tutelare e far ascoltare la vostra “voce” in via stragiudiziale o laddove sarà necessario. La delega sarà pari allo 0,50% degli emolumenti di base fissi mensili, così come previsto per Legge. Con la sottoscrizione della delega, i Nostri associati hanno diritto, inoltre, anche alla compilazione e trasmissione del modello 730.

LA SEGRETERIA NAZIONALE CARABINIERI, vi dà il benvenuto in questa grande famiglia e resta a disposizione per qualsiasi chiarimento.

Unitevi a noi… Dalla parte del collega sempre!

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Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.) è un Associazione Professionale a Carattere Sindacale tra Militari (A.P.C.S. M.) InterForze riconosciuta e iscritta al nr. 18 dell’Albo del Ministero del Difesa. Noi siamo un organismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nati nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare. per abbracciare il nuovo credo: “Tutelati Sempre”.

SOLIDARIETÀ AI COLLEGHI EX CORPO FORESTALE, LA CEDU CHIEDE SPIEGAZIONI AL GOVERNO”

Il SIULM Carabinieri esprime vicinanza e solidarietà ai colleghi Carabinieri Forestali appartenenti all’ex Corpo Forestale dello Stato assorbito nei Carabinieri dal 01/01/2017 vediamo che:

 

con provvedimento comunicato l’8 febbraio 2024, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha dato il via all’esame in contraddittorio dei ricorsi presentati nel dicembre del 2019 dallo Studio Legale dell’Avvocato Egidio Lizza aventi ad oggetto la riforma del Governo Renzi, con cui si è inteso assorbire il Corpo Forestale dello Stato nell'Arma dei Carabinieri, militarizzandone il personale.

Sul finire del 2016, su delega del Parlamento, il Governo ha disposto che il Corpo Forestale dello Stato fosse assorbito nell’Arma dei Carabinieri, che le sue funzioni fossero smembrate tra diverse Amministrazioni e che la quasi totalità dei suoi dipendenti, da membri di una polizia civile divenissero militari, transitando nell’Arma dei Carabinieri.

A seguito del contenzioso introdotto in Italia e della sentenza della Corte costituzionale n. 170 del 10 luglio 2019, che aveva rigettato le questioni di legittimità costituzionale sollevate in merito alla riforma, è stata interessata della vicenda la Corte europea dei diritti dell’uomo, per le violazioni subite dai Forestali in riferimento ai diritti fondamentali riconosciuti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

La Corte di Strasburgo ha deciso di riunire i ricorsi proposti, disponendone la comunicazione al Governo italiano e sollevando, all’indirizzo delle parti, le questioni che ritiene rilevanti per la sua decisione e sulle quali dovrà svolgersi il contraddittorio tra i ricorrenti e il Governo.

Le questioni individuate risultano le seguenti: se la riforma ha creato in danno degli ex Forestali una discriminazione rispetto agli altri cittadini dello Stato italiano, in merito all’acquisizione dello status militare, come tale contraria all’articolo 14 della Convenzione; se è stata violata la loro libertà di associazione a causa del trasferimento alle forze di polizia con status militare e se le restrizioni subite fossero legittime e necessarie, ai sensi dell'art. 11 § 2 della Convenzione; se comunque esisteva una effettiva possibilità di scegliere di non essere trasferiti ad un corpo di polizia militare e se in particolare i ricorrenti abbiano avuto la possibilità di richiedere il trasferimento verso un’altra amministrazione e, nel caso, quale sia stato l’esito; se, infine, l’ordinamento interno abbia offerto o meno un rimedio effettivo per le doglianze in seguito prospettate alla Corte europea.

La Corte europea, inoltre, prima che la fase contenziosa si sviluppi con lo scambio di difese scritte, ha invitato il Governo a valutare la possibilità di proporre una risoluzione amichevole della vicenda, che presumibilmente dovrà essere accompagnata dal riconoscimento delle sollevate violazioni della Convenzione europea e da una misura risarcitoria che le possa compensare.

 

Il Dott. Marcello Pepe, Segretario Aggiunto Nazionale SIULM Carabinieri ruolo Forestale ha dichiarato: "La questione è molto importante e la seguiremo da vicino, forniremo al tempo stesso tutto il supporto necessario ai colleghi Carabinieri Forestale dell’ex Corpo Forestale dello Stato”

 

Questa Segreteria Nazionale Siulm Carabinieri, suggerisce al Governo per disinnescare una sentenza sfavorevole, di concedere a tutto il personale in servizio dell’ex Corpo Forestale dello Stato una mobilità reale (cosa attuata minimamente con decreto legislativo 177/2016) verso tutte le altre amministrazioni dello Stato. Siamo fiduciosi che questo Governo posso accogliere le istanze provenienti dalla base degli ex appartenenti del Corpo Forestale dello Stato per sanare il vulnus creato.

 

NOI DEL SIULM NON LASCIAMO MAI NESSUNO DA SOLO, neanche quando le problematiche non sono solo di natura professionale. Per questo la Nostra assistenza e professionalità sono a 360'.

 

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RAFFORZAMENTO DEI RAPPORTI TRA L’ ARMA DEI CARABINIERI E LA BASE. NECESSITA’ DI MAGGIORE SERENITÀ E TUTELE

Il Siulm Carabinieri comunica che, ha scritto al Comando Generale dei Carabinieri affinché si faccia promotore di una maggior tutela dei propri appartenenti.

Il lavoro delle Forze dell’Ordine è sempre piu’ difficile, la società è cambiata rapidamente ed anche la delinquenza, sia comune che organizzata. Cambiamento che, dovrebbe avvenire sia all’interno dell’Arma dei Carabinieri, che a livello legislativo a tutela degli operatori di Polizia in generis.

Di fatto, le Forze dell’Ordine si scontrano con una delinquenza sempre più violenta, incurante di quelle che potrebbero essere le conseguenze sanzionatorie, qualora decidessero di aggredire un agente di polizia, vista l’assoluta mancanza di tutele “concrete” e “dissuasive” offerte dal Codice penale. Poiché, difficilmente vi sono delle conseguenze, che scaturiscano a danno dell’aggressore promotore della coercizione fisica e/o verbale che sia avvenuta a danno degli operatori (sfortunati di turno), che oltre ad arricchire il loro vocabolario di insulti variopinti, spesso riportano a casa qualche “bella” lesione, un calcio, un pugno, uno sputo (con annessi rischi biologici) o un morso.

Spesso accade che al danno patito si aggiunge un procedimento penale scaturito da quel “poveretto” che si sente violati i suoi diritti, quando si vede negato la possibilità di poter liberamente aggredire le forze dell’ordine. Può capitare che l’operatore di Polizia, non solo offeso, deriso, malmenato ecc., si ritrova anche se “senza sentenza di condanna a proprio carico” ad essere immediatamente trasferito e trasformato in un mostro, con un procedimento disciplinare sulle spalle e la vita rovinata irrimediabilmente per sempre, poiché, anche quando sarà accertata la sua estraneità ai fatti, la buona fede e l’aver proceduto con regolarità; molto probabilmente sarà incompatibile e trasferito, con gravi ripercussioni psichiche, economiche e professionali.

Ci troviamo a dover accettare sentenze “Shock” dove è lecito sputare addosso a un rappresentante dello Stato, poiché ritenuto dalla Magistratura un gesto di tenue entità o, è possibile ingiuriare i Carabinieri definendoli “Infami” e “Figli di Cani”, giustificandolo come “diritto di critica artistica”.

Decidere di servire il proprio Stato e i cittadini non significa divenire il servo dello sbandato di turno. Indossare una uniforme non implica il dover accettare di esser mortificati, aggrediti, sputati senza dover proferire alcuna parola, senza chiedere alla Nostra Amministrazione di difendere, con tutte le forze, dignità di uomini e di servitore dello Stato dei suoi appartenenti.

LA SEGRETERIA NAZIONALE SIULM CARABINIERI ha chiesto, allo Spettabile Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, di farsi portavoce delle criticità riscontrate e di farle presente nelle sedi opportune dato che siamo una “grande famiglia” e si affianchi ai propri “figli”, costituendosi parte civile in tutti quegli avvenimenti che trovano coinvolti come parti lese i Carabinieri. Inoltre, ha chiesto per il benessere e la sicurezza degli operatori, che gli stessi siano seguiti psicologicamente ed economicamente nei momenti bui, e che siano reinseriti nelle loro mansioni, incarico e luogo di servizio, qualora eventualmente trasferiti, in attesa di eventuale sentenza, semmai assolti o con procedimento archiviato.

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RICHIESTA DI INTERVENTO PRESSO CUSI E NOIPA PER FERMARE I DISASTROSI CONGUAGLI DI FEBBRAIO E TORNARE ALLA TASSAZIONE PROGRESSIVA

Lo scorso 12 febbraio, il Sindacato Interforze Unitario Lavoratori Militari (SIULM) ha indirizzato agli Stati Maggiori delle Forze Armate ed allo Stato Maggiore Difesa la propria “Richiesta di intervento presso Cusi e Noipa per fermare i disastrosi conguagli di febbraio e tornare alla tassazione progressiva”.

Il SiULM ha invitato i Signori Capi di Stato Maggiore a prendere in seria considerazione la necessità di individuare una concreta soluzione alternativa all’attuale modalità di tassazione degli emolumenti da parte Cusi e del Noipa e, soprattutto, in merito alla disastrosa fase di conguaglio che ogni anno, nel mese di febbraio, tanto negativamente incide sulla disponibilità reddituale dei Lavoratori Militari e delle loro famiglie, lasciate spesso con pochi spiccioli di residuo stipendiale.

Il Sindacato ha voluto evidenziare alle Autorità Militari come, anche per il prossimo stipendio, in accredito al 23/02/2024, sia ancora prevista, per alcuni, una cocente decurtazione stipendiale in virtù dell’annuale conguaglio irpef del mese di febbraio.

La proposta del SiULM è volta a promuovere un sistema di tassazione progressiva, in similitudine a quanto avveniva con la gestione stipendiale interna alle FF.AA., che riusciva a mitigare ampiamente l'impatto negativo dei conguagli annuali.

L’auspicio e la richiesta ferma del Sindacato mirano, in definitiva, a sollecitare una adeguata attenzione a questa delicata questione, che conduca ad un’efficace implementazione di soluzioni in grado di garantire una gestione più equa e sostenibile della tassazione stipendiale.


Il SIndacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.), organismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nasce nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare per abbracciare il nuovo credo:Tutelati Sempre”.

 

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