Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SIULM) ha deciso di intervenire ufficialmente, attraverso i propri legali, contro una previsione contenuta nel bando di concorso interno M_D AB05933 REG2025 0149700 del 20.03.2025, emanato dal Ministero della Difesa – Direzione Generale per il Personale Militare - (27° corso di formazione per l'immissione nel ruolo dei Sergenti).
Tra i requisiti di partecipazione si prevede (art. 2 par. 3 del bando) l’esclusione dal concorso del personale che frequenta un corso di qualificazione, pur avendo tutti i requisiti richiesti per la partecipazione. Detto personale non può partecipare al concorso “neanche per la categoria/specialità di provenienza".
Tale disposizione, mai prevista nei bandi precedenti, appare del tutto discriminatoria e introduce una grave disparità di trattamento tra personale che si trova nella medesima condizione di idoneità, ma che si differenzia unicamente per il momento in cui ha svolto il corso di cambio categoria.
L’istanza, sottoscritta dall’Avv. Giulia Liliana Monte per conto del SIULM e del suo legale rappresentante Luigi Tesone, è dovuta a questa ingiustizia, che non può passare inosservata: non si può precludere la partecipazione a un concorso a candidati in possesso di tutti i titoli richiesti solo perché stanno completando un iter formativo. La vita e il futuro professionale di un militare non possono essere condizionati da aspetti meramente tecnici, assolutamente immotivati e arbitrari.
L’istanza del SIULM sottolinea come questa clausola:
• violi il principio di parità di trattamento, discriminando soggetti in situazioni sostanzialmente analoghe;
• contrasti con l’articolo 97 della Costituzione, che impone l’imparzialità e il buon andamento dell’amministrazione pubblica;
• rappresenti un’innovazione negativa rispetto ai precedenti bandi, introducendo una barriera imprevista e ingiustificata alla progressione di carriera.
In particolare, risulta fortemente penalizzante per gli avieri capo attualmente in formazione a Caserta, che si troverebbero esclusi dal concorso a causa di un differimento temporale nella conclusione del corso, rispetto ad altri colleghi che lo hanno terminato con appena qualche settimana di anticipo.
Per questi motivi, il SIULM ha richiesto la modifica del bando con l’eliminazione della previsione contenuta nell’art. 2, par. 3, affinché venga garantita pari opportunità a tutti coloro che, pur frequentando il corso, possiedono i requisiti necessari per concorrere.
Fiduciosi in un riscontro positivo da parte dell’Amministrazione, confidiamo che venga evitato un inutile contenzioso e che venga ripristinata una condizione di equità e giustizia per tutto il personale coinvolto.
Il SIULM continuerà a vigilare e ad agire con determinazione ogniqualvolta vengano lesi i diritti dei lavoratori militari.
SIULM - Sindacato Unitario Lavoratori Militari
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