Il recente provvedimento della Regione Friuli Venezia Giulia, che consente ai militari in uniforme di viaggiare gratuitamente sui mezzi di trasporto pubblico locale, è stato accolto con entusiasmo e apprezzamento da parte del SiULM (Sindacato Unitario Lavoratori Militari). Tuttavia, il sindacato sottolinea che questa iniziativa dovrebbe essere estesa a livello nazionale, garantendo parità di trattamento a tutti i militari d'Italia.
Il segretario generale del SiULM Luigi Tesone ha annunciato l'intenzione del sindacato di avviare un dialogo istituzionale con il Ministero dei Trasporti e il Ministero della Difesa. L'obiettivo è quello di istituire un tavolo politico per discutere l'estensione della libera circolazione sui mezzi pubblici a tutti i militari, indipendentemente dalla regione di appartenenza. "È inaccettabile che i diritti dei nostri militari varino da regione a regione. In Veneto, con il governatore Luca Zaia, e in altre regioni, i militari non godono degli stessi benefici. Questo crea una disparità che va risolta al più presto", ha dichiarato il segretario.
Il provvedimento del Friuli Venezia Giulia, che prevede la libera circolazione per i militari in divisa su tutti i servizi di trasporto pubblico locale fino alla fine del 2025, è stato accolto positivamente per il potenziale incremento della sicurezza percepita dai cittadini. Infatti, la presenza di personale delle Forze armate in uniforme è considerata un deterrente per eventuali atti criminosi e un rassicurante punto di riferimento per i viaggiatori.
Il SiULM, riconoscendo il valore di questa misura, chiede che il governo centrale intervenga per garantire che tutti i militari italiani possano beneficiare di simili attenzioni. "È fondamentale che i nostri militari, che svolgono un ruolo cruciale nella protezione e nel supporto della comunità, siano trattati con equità su tutto il territorio nazionale".
Il sindacato invita le autorità regionali e nazionali a collaborare per trovare una soluzione uniforme che riconosca e premi il contributo delle Forze armate al paese. "Non è solo una questione di beneficio economico, ma anche di riconoscimento del servizio e del sacrificio dei nostri militari. Continueremo a lottare affinché i diritti dei militari siano rispettati e uniformati in tutto il territorio nazionale".
SIULM - Sindacato Unitario Lavoratori Militari
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