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Sindacato Unitario Lavoratori Militari

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SIULM CARABINIERI: PROPOSTE PER IL BENESSERE DEL PERSONALE

Il Dott. Giovanni Cerenzia, Segretario della Regione Sicilia per il SIULM Carabinieri, si fa portavoce del malessere che incorre nei militari, ormai esausti dall’essere sottoposti a turni estenuanti, a problemi nell’andare in ferie e di godere del riposo settimanale (attività garantite costituzionalmente all’art.36).

Questa APCSM SIULM Carabinieri segnala che, in svariati comandi turni di 8 ore ai piantoni, portando cosi le ore lavorative a 481 ore settimanali ed usufruendo di un solo riposo settimanale e rendendo quindi lo straordinario come un evento pianificato e non eccezionale, cioè sistematico, mentre sarebbe giusto in caso di turni di 8 ore disporre di 2 giornate di riposo e sottoporre a diversa disciplina (cosi come già previsto per chi articola l’attività lavorativa su 5 giorni lavorativi) questa tipologia di turni eccedenti le 36 ore settimanali poiché cosi articolati da anni e non legati a fatti sporadici, di reale necessità ed urgenza tali da entrare nella definizione di “straordinario” dettata dal nostro ordinamento giuridico.

La costante carenza di personale porta, moltissimi militari a dover trascurare le famiglie o a disaffezionarsi consecutivamente ad una attività lavorativa che non lascia spazio alla propria sfera privata e che diventa sempre più oppressiva ed invadente, specialmente nell’organizzazione territoriale, ove sovente, i militari “reperibili” vengono richiamati in servizio per qualsiasi questione, anche non inerenti al dettato della reperibilità e dove scadenze sempre più pressanti da parte dell’ Autorità Giudiziaria, in concomitanza con la cronica carenza di personale rendono l’attività estenuante sotto ogni profilo e di fatto vi è una “fuga” dalla “territoriale” e un crescente malcontento.

IL SIULM Carabinieri, è ben consapevole che le colpe sono strutturali/giuridiche e che non si può puntare il dito contro taluno o solo essere critici, ma la critica deve essere di spunto al migliorare le condizioni di lavoro dei Nostri Uomini e Donne in divisa e deve farsi promotore di soluzioni a cui richiedere allo Spett.le Comando Generale dei Carabinieri un supporto anche nelle opportune sedi politiche.

Una prima soluzione che potrebbe riportare un rinpinguamento degli organici è l’arruolare volontari in ferma prefissata sulla falsa riga degli ex “ausiliari”, ove giovani volenterosi e meritevoli, per periodi di ferma prefissata, potrebbero permettere che molte mansioni vengano demandate a questo personale più giovane e meno preparato professionalmente (si pensi a vigilanze o al piantone/ militare addetto alla caserma).

Altra soluzione già adottata da altre forze di polizie e che il nostro personale che transita ai ruoli civili o che per problemi vari di salute non è più idoneo al servizio incondizionato, possa transitare nei ruoli tecnici o speciali, evitando il disperdere forze preziose, lasciandoli con i relativi vantaggi stipendiali e pensionistici, ed affidandogli prevalentemente compiti di ufficio/burocratici, facendo si che negli uffici resti principalmente personale over 50 o appartenente alle suddette categorie.

Nella fattispecie, si segnala al C.G.A. la Tenenza di Mascalucia (CT), ove viene riferita una criticità nella carenza di organico, che rende difficilissimo per i militari la gestione della propria vita extra lavorativa e

non, e si chiede che di ciò si tenga conto nei prossimi trasferimenti (Ge.Tra) e con l’invio di un numero congruo di militari che possano sanare la difficile situazione in cui versano.

In un ambiente lavorativo più sereno, ove c’è meno “fatica2 (la “fatica” non è solo il lavoro, ma non essendo orami l’età media dei carabinieri composta da “giovincelli”, tutti abbiamo mogli, mariti, compagni, figli ecc. a cui dar conto, per non contare che con l’innalzamento dell’età, molti, non resistono più come quando avevano 20 anni a fare turni in quarta/quinta e a saltare i riposi settimanali e quindi non c’è da lamentarsi se poi si è costretti a ricorrere alle cure mediche per ernie, lombo sciatalgia, dolori ed acciacchi vari) i Nostri uomini e donne lavoreranno con maggiore “gratificazione” personale e viste le minori incombenze e la maggior serenità derivante, lavoreranno con maggiore impegno e devozione, aumentando la resa nelle loro ore di attività. Si guarda troppo spesso al tempo di attività e non alla qualità del lavoro.

La Segreteria del SIULM Carabinieri regione Sicilia, certo della fattiva collaborazione del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, con la presente, si mette in prima linea nel raggiungere gli obiettivi primari di un sindacato, quello di essere utile alla collettività e non solo ai propri iscritti.

Noto, 17/05/2024

 

 

 

 


1 - Il D.Lgs. 66/2003 all’art.4 prevede che la durata massima settimanale sia di 48 ore omni comprensivo di lavoro ordinario e

straordinario per un tempo massimo derogabile a 12 mesi per gravi ed obiettive ragioni tecniche ed organizzative.

2 - Si usa il termine “fatica” visto che la parole stress viene spesso fraintesa e legata erroneamente a disturbi mentali, anziché suddividere che lo “stress fisico” e ben altra cosa da quello “psicologico”.

 

 

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