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Sindacato Unitario Lavoratori Militari

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ATTACCO ALLA LIBERTÀ DI PENSIERO E AZIONE

GLI STATI MAGGIORI TENTANO DI FRENARE L'ATTIVITÀ SINDACALE DEI NUOVI SODALIZI

ATTACCO ALLA LIBERTÀ DI PENSIERO E AZIONE


 

Negli ultimi tempi, si sta osservando un fenomeno preoccupante all'interno delle Forze Armate italiane: gli Stati Maggiori stanno cercando di limitare l'attività sindacale delle neonate organizzazioni sindacali militari. Questi tentativi, che appaiono sempre più strutturati e sistematici, sembrano voler ostacolare la crescita e l'influenza dei sindacati militari, nati con l'intento di tutelare i diritti e le condizioni di lavoro dei militari.

Nonostante la Federazione dei Sindacati dell’AM non sia stata oggetto di rilievo alcuno, i sindacati che la costituiscono percepiscono queste manovre come un attacco diretto alla libertà di pensiero e di azione, principi fondamentali per qualsiasi forma di associazionismo sindacale. Le medesime associazioni, in diverse occasioni, hanno sottolineato come il tentativo in atto non sia altro che un chiaro esempio della volontà di soffocare sul nascere ogni voce critica all'interno delle istituzioni militari.

Questo scenario evidenzia, più che mai, la necessità di un intervento normativo urgente. Un quadro giuridico chiaro e di tutela è indispensabile per garantire che i diritti sindacali, recentemente riconosciuti ai militari, non vengano minacciati da azioni di boicottaggio da parte degli alti comandi. Senza una regolamentazione adeguata, il rischio è che questi tentativi di limitazione possano trasformarsi in una prassi consolidata, vanificando così i progressi fatti in termini di tutela dei diritti dei lavoratori in uniforme.

In conclusione, Il SIULM, SIAM ed USAMI chiedono a gran voce l'intervento del Ministro della Difesa e delle istituzioni competenti per assicurare che la libertà di espressione e di azione sindacale all'interno delle Forze Armate sia effettivamente garantita e protetta, a tutela non solo dei singoli militari, ma dell'intero sistema democratico.